Situata tra l’Accademia delle Belle Arti ed il Museo Archeologico Nazionale, a breve distanza dal Conservatorio di San Pietro a Majella e da diversi dipartimenti universitari, la Galleria Principe di Napoli, si trova nel cuore della città, rappresentando uno snodo di molteplici flussi culturali su scala non soltanto urbana, ma anche nazionale e internazionale. L’edificio a tre bracci, ognuno dei quali termina con un’uscita, è stato costruito in muratura, con copertura in ferro e vetro, nella seconda metà dell’800, in una zona già occupata da antichi depositi di granaglie, alle spalle del complesso di Santa Maria di Costantinopoli. I lavori di restauro della galleria e dei locali annessi si possono sintetizzare nei seguenti punti: la manutenzione della struttura di copertura in ferro e vetro, la revisione della superficie intonacata sia interna che esterna, la pulitura e la disinfestazione degli stucchi in gesso e dei gruppi scultori, la pulitura e il consolidamento delle parti lapidee, l’integrazione delle parti mancanti o fratturate per la pavimentazione in marmo, la revisione degli infissi lignei, e la sistemazione degli impianti fognari, idrici ed elettrici, nonché la ripristinazione dell’illuminazione pubblica della galleria tramite il restauro dei portalampada originari.